Una passione irpina

Nel 1999 Benito Petrillo, esperto di editoria, ma anche attento cultore dei territori irpini, spinto da un atto d’amore verso le sue tre nipoti, decise di acquistare circa 2 ettari di terreni, di origine vulcanica. Per questo progetto scelse i suoli ricchi di zolfo, a ridosso di una collina sempre baciata dal sole e sita in Prata Principato Ultra, la cui ricchezza biologica e culturale è inestimabile.

Nomen Omen

Il progetto Calafè pensato da Benito Petrillo è stato concepito per preservare e trasmettere il grande patrimonio inestimabile di questo terroir alle future generazioni. Per questo Calafè porta nel suo nome il più grande atto d’amore che un nonno può fare verso le proprie nipoti.

Calafè è l’acronimo sillabico dei nomi delle nipoti di Benito Petrillo: Camilla, Laura e Federica che nel loro DNA portano questo prezioso carico di passione e fiducia nel futuro e nella forza benefica di un territorio di infinito pregio che si chiama Irpinia.

Il sogno di Calafè

Trasmettere alle nuove generazione l'amore per l'autentico.

Benito Petrillo

«(Non omnes) arbusta iuvant humilesque Myricae»

La passione per il particolare

Diventare custodi di una tale ricchezza biologica e culturale significa vocare la propria azienda a un lavoro minuzioso, di cura continua per ottenere il massimo livello qualitativo, da una vinificazione sempre perfetta.

Greco di Tufo e Taurasi DOCG

Oro e Rubini di Irpinia

Il Greco di Tufo è un simbolo di acidità e potenza oramai leggendari, mentre il Taurasi, che dell’Aglianico è il prodotto principe, unisce struttura e longevità come pochi (ottenendo per questo grandi risultati al vertice in degustazioni alla cieca).

Ariavecchia Greco di Tufo DOCG, il Taurasi e il Taurasi Riserva DOCG sono rispettivamente l’oro e i rubini di un’azienda innamorata per la cura di ogni particolare: dalla vinificazione all’affinamento.

Calafè wines

La Storia

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vigneti di calafè

L'acquisto dei terreni

Benito Petrillo acquista 2ha circa di terreni esposti a sud di origini vulcanica, i cui suoli sono ricchi di zolfo e fonda così l'azienda Calafè.

1999

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Il primo imbottigliamento

Viene imbottigliato il primo Greco di Tufo e a seguire tutti i vini che oggi fanno parte della gamma di Calafè.

2006

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Nasce Altissimo Ceto

Altissimo Ceto è un esperimento assolutamente unico nel suo genere. Salsa balsamica da mosto cotto concertato di Aglianico invecchiata per 8 anni in 8 botti diverse, con procedimento in evoluzione anno dopo anno.

2007

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Il primo riconoscimento internazionale

Esattamente a dieci anni dalla sua fondazione, Calafè ottiene il primo riconoscimento internazionale al Merano International Wine Festival con il suo Irpinia Campi Taurasini 2007.

2009

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Nasce L'aura

Nasce il primo rosato e viene dedicato alla nipote di Benito, Laura, che proprio in quell'anno ha compiuto i suoi primi 18 anni.

2014

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Nasce Kami

L'ultimo arrivato in famiglia è Kami:spumante Brut metodo classico, realizzato esclusivamente da uve di Greco di Tufo. Brioso e di carattere, come la nipote a cui è ispirato.

2013