Greco di Tufo DOCG Ariavecchia

Un Cru premiatissimo che accentua le doti del Greco di Tufo DOCG senza alternarne la tipicità.

35.00

UVAGGIO

100% Greco di Tufo

VIGNETI

Vigna di Prata Principato Ultra (AV) Italia

FERMENTAZIONE

Serbatoi di acciaio

AFFINAMENTO

Serbatoi in acciaio a temperatura controllata 12°C

Greco di Tufo DOCG

Processo di vinificazione

Ariavecchia è la nostra selezione di Greco di Tufo, un cruciverba le cui uve provengono da una porzione ben definita del vigneto di proprietà sito a ridosso della cantina, in Prata di Principato Ultra. Il suolo di questa parte di vigna è ricco di calcare e poggia in profondità su di una roccia sulfurea che portano in donne al vino una spiccata minerali e sapidità.

L’Ariavecchia viene prodotto solo nelle miglior annate. L’uva viene raccolta esclusivamente a mano in piccole casette quando è giudicata ottimale la maturità aromatica, in genere intorno alla fine di ottobre.

Le uve selezionate con cura vengono pressate in modo soffice e vinificate in bianco a temperatura controllata.

greco di tufo

Alcune note

Degustazione e Abbinamenti

Degustazione

Colore giallo paglierino intenso con riflessi verdi, al naso presenta sentori varietali di albicocca matura e mandorla amara: rispetto al Greco di Tufo base i sentori idrocarburici risultano più evidenti e decisi visto il maggiore periodo di affinamento in bottiglia.

In bocca grande struttura e minerali, ricordi di agrumi associati ad una evidente sapidità.

Abbinamenti

Ottimo sui crudi di pese e secondi a base di pesce e di mare. Molto buono anche su carni bianche elaborate e su formaggi erboranti e mediamente stagionati.

Il progetto Calafè

I riconoscimenti

Calafè, il progetto di Benito Petrillo, ha da subito avuto riconoscimenti nel mondo enologico italiano grazie ai pluripremiati Greco di Tufo e Aglianico.

Il Greco di Tufo Calafè è un simbolo di acidità e potenza oramai leggendari, mentre il Taurasi, che dell’Aglianico è il prodotto principe, unisce struttura e longevità come pochi(ottenendo sempre risultati al vertice in degustazioni alla cieca).

Benito Petrillo